E, con questo, si invecchia. Ecco perché le nonne insegnanti dimostrano più anni del dovuto: hanno avuto paura che i loro studenti non riuscissero ad affrontare le verifiche. In particolare le verifiche della vita dopo la scuola. L'articolo è tratto e modificato dalla newsletter Le Scienze.
E con questo entusiasmo "maggiolino", Vi auguro buona lettura! Nonna Rosa (che dimostra mooolti più anni di quanti ne abbia veramente).
disturbi
mentali longevità emozioni
Quando la paura
fa invecchiare prima del tempo di
Katherine Harmon
Scoperta una correlazione tra le ansie fobiche e l'invecchiamento precoce
nelle donne: lo rivela uno studio, condotto su oltre 5000 soggetti tra i 42 e i
69 anni. Secondo gli autori della ricerca, il meccanismo sarebbe mediato dallo
stress ossidativo e dalle infiammazioni
Vi spaventate quando vi trovate
negli spazi aperti? Oppure in quelli chiusi e angusti? Vi sentite a disagio
guardando giù da un palazzo molto alto? Scappate inorriditi quando vedete un
ragno? Se queste paure sono frequenti, e limitano fortemente la vostra vita,
siete affetti da un’ansia fobica, come una percentuale significativa della
popolazione. A quanto pare, tutte queste forme di disagio psicologico hanno
anche importanti ripercussioni sulla salute fisica: un nuovo studio
ha infatti concluso che le fobie possono determinare un più rapido
invecchiamento biologico nelle donne di mezza età e in quelle più anziane, con
un maggior rischio di incorrere in problemi di salute. "Ci si chiede
spesso se, e in che modo, lo stress possa determinare un invecchiamento
precoce”, ha spiegato Olivia Okereke, psichiatra del Brigham and Women’s
Hospital, di Boston, e coautrice dello studio. I ricercatori hanno esaminato i
campioni di sangue di 5243 donne, di età compresa tra 42 e 69 anni,
partecipanti allo studio epidemiologico del Nurses Health Study. Secondo i risultati, pubblicati
sulla rivista “PLoS ONE” l’11
luglio scorso, le donne con i più alti livelli di fobia presentavano, in media, i marker biologici tipici di donne di sei anni
più vecchie. Okereke e colleghi hanno analizzato in particolare i telomeri, i
terminali dei cromosomi che preservano dalla perdita d’informazione genetica
durante la divisione cellulare. Nel corso dell’invecchiamento, i telomeri
subiscono un accorciamento naturale, che, secondo alcune teorie, sarebbe il
risultato dell’esposizione allo stress ossidativo e alle infiammazioni. A loro
volta, telomeri più corti sono risultati correlati, specialmente negli
individui più anziani, a un maggior rischio di patologie cardiache, di tumori e
di demenza.
Il nuovo risultato dimostra “una
connessione tra una comune forma di stress psicologico, la fobia, e un
plausibile meccanismo di invecchiamento prematuro”, aggiunge Okreke. La
psichiatra nota, tuttavia, che lo studio non era destinato esplicitamente a
dimostrare che l’ansia sia la causa diretta dell’accorciamento dei telomeri.
“Sebbene la letteratura, a riguardo, sia ancora limitata”, si legge nel lavoro,
“dal punto di vista biologico è plausibile una relazione tra ansia e telomeri più
corti, probabilmente mediati dallo stress ossidativo e dall’infiammazione.”. Le
ansie fobiche, spesso, esordiscono in giovane età e sono particolarmente comuni
nelle donne. Fortunatamente, per questo tipo di disturbi, sono disponibili
terapie efficaci. Alla luce di questi recenti risultati sull’accorciamento dei
telomeri, trattando le fobie si potrebbe, indirettamente, prevenire o bloccare
l’invecchiamento precoce e diminuire, così, i fattori di rischio per la salute
nei soggetti che ne sono colpiti.
(La versione originale di questo articolo è
apparsa su Scientificamerican.com l'11
luglio 2012; riproduzione autorizzata, tutti i
diritti riservati)
(17 luglio 2012)
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