martedì 30 aprile 2013

paura e vecchiaia

Gentilissimi, in attesa della meritata, almeno spero, pensione, Vi lascio una scusa ottima per dichiarare meno anni di quanti se ne dimostrino. La scusa, ancora oggi attuata dalle ragazze prima di una verifica, o, più tardi, esame universitario, è la seguente: "Questo esame mi stressa!", "Ho paura di questa verifica", "Ho paura di non aver studiato abbastanza!".
E, con questo, si invecchia. Ecco perché le nonne insegnanti dimostrano più anni del dovuto: hanno avuto paura che i loro studenti non riuscissero ad affrontare le verifiche. In particolare le verifiche della vita dopo la scuola. L'articolo è tratto e modificato dalla newsletter Le Scienze.
E con questo entusiasmo "maggiolino", Vi auguro buona lettura! Nonna Rosa (che dimostra mooolti più anni di quanti ne abbia veramente).


disturbi mentali longevità emozioni
Quando la paura fa invecchiare prima del tempo di Katherine Harmon 

Scoperta una correlazione tra le ansie fobiche e l'invecchiamento precoce nelle donne: lo rivela uno studio, condotto su oltre 5000 soggetti tra i 42 e i 69 anni. Secondo gli autori della ricerca, il meccanismo sarebbe mediato dallo stress ossidativo e dalle infiammazioni 
Vi spaventate  quando vi trovate negli spazi aperti? Oppure in quelli chiusi e angusti? Vi sentite a disagio guardando giù da un palazzo molto alto? Scappate inorriditi quando vedete un ragno? Se queste paure sono frequenti, e limitano fortemente la vostra vita, siete affetti da un’ansia fobica, come una percentuale significativa della popolazione. A quanto pare, tutte queste forme di disagio psicologico hanno anche importanti ripercussioni sulla salute fisica: un nuovo studio ha infatti concluso che le fobie possono determinare un più rapido invecchiamento biologico nelle donne di mezza età e in quelle più anziane, con un maggior rischio di incorrere in problemi di salute. "Ci si chiede spesso se, e in che modo, lo stress possa determinare un invecchiamento precoce”, ha spiegato Olivia Okereke, psichiatra del Brigham and Women’s Hospital, di Boston, e coautrice dello studio. I ricercatori hanno esaminato i campioni di sangue di 5243 donne, di età compresa tra 42 e 69 anni, partecipanti allo studio epidemiologico del Nurses Health Study. Secondo i risultati, pubblicati sulla rivista “PLoS ONE” l’11 luglio scorso, le donne con i più alti livelli di fobia presentavano, in media, i marker biologici tipici di donne di sei anni più vecchie. Okereke e colleghi hanno analizzato in particolare i telomeri, i terminali dei cromosomi che preservano dalla perdita d’informazione genetica durante la divisione cellulare. Nel corso dell’invecchiamento, i telomeri subiscono un accorciamento naturale, che, secondo alcune teorie, sarebbe il risultato dell’esposizione allo stress ossidativo e alle infiammazioni. A loro volta, telomeri più corti sono risultati correlati, specialmente negli individui più anziani, a un maggior rischio di patologie cardiache, di tumori e di demenza.
Il nuovo risultato dimostra “una connessione tra una comune forma di stress psicologico, la fobia, e un plausibile meccanismo di invecchiamento prematuro”, aggiunge Okreke. La psichiatra nota, tuttavia, che lo studio non era destinato esplicitamente a dimostrare che l’ansia sia la causa diretta dell’accorciamento dei telomeri. “Sebbene la letteratura, a riguardo, sia ancora limitata”, si legge nel lavoro, “dal punto di vista biologico è plausibile una relazione tra ansia e telomeri più corti, probabilmente mediati dallo stress ossidativo e dall’infiammazione.”. Le ansie fobiche, spesso, esordiscono in giovane età e sono particolarmente comuni nelle donne. Fortunatamente, per questo tipo di disturbi, sono disponibili terapie efficaci. Alla luce di questi recenti risultati sull’accorciamento dei telomeri, trattando le fobie si potrebbe, indirettamente, prevenire o bloccare l’invecchiamento precoce e diminuire, così, i fattori di rischio per la salute nei soggetti che ne sono colpiti.
 (La versione originale di questo articolo è apparsa su Scientificamerican.com l'11 luglio 2012; riproduzione autorizzata, tutti i diritti riservati)
(17 luglio 2012)

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