lunedì 22 aprile 2013

il ciuccio come strumento scientifico

Gentilissimi, come ben saprete i neonati già conoscono la voce dei propri genitori. Ecco un recente studio sulla distinzione, da parte dei neonati, tra lingua materna e lingua straniera.L'articolo è tratto e modificato dalla newsletter Scienzainrete. Buona lettura. NR, vecchia mamma dell'altro millennio


PEDIATRIA
Imparare le vocali nel ventre materno di Chiara Finotti 
A poche ore dalla nascita i neonati sono in grado di distinguere fra vocali pronunciate nella lingua della mamma e vocali appartenenti a lingue straniere. A dirlo è uno studio, condotto da Christine Moon, professoressa di psicologia presso la Pacific Lutheran University, che ha messo in luce come i neonati provino un maggiore interesse per vocali pronunciate in lingue diverse rispetto a quella della madre. "E' cosa ormai nota da 30 anni che noi iniziamo ad ascoltare il suono della voce della mamma quando siamo nell'utero", spiega Moon, "siamo però di fronte al primo studio che mostra come sia possibile imparare particolari suoni del linguaggio della mamma prima della nascita.". "Prima di questi risultati si pensava che i bambini cominciassero ad apprendere le consonanti e le vocali, dopo la nascita", ha aggiunto Moon, "questo studio dimostra come la conoscenza delle vocali e delle consonanti inizi già a partire dai sei mesi prima della nascita.". Lo studio ha coinvolto neonati, a poche ore dalla nascita, ancora ricoverati in due differenti ospedali, uno a Washington e uno a Stoccolma. Sono stati coinvolti 40 bambini che si trovavano nell'ospedale di Tacoma e altri 40 in Svezia. I piccoli avevano dalle 7 alle 75 ore di vita. Hanno sentito vocali sia in svedese sia in inglese. L'interesse suscitato nei piccoli all'udire le vocali pronunciate in due lingue diverse veniva monitorato da un sistema formato da un ciuccio collegato a un computer: a seconda della frequenza e dell'intensità con la quale i bimbi succhiavano il ciuccio, i ricercatori potevano valutarne la reazione. Ai bambini sono state fatte sentire 17 vocali nella loro lingua e 17 in una lingua straniera. In entrambi i paesi, i piccoli, all'udire vocali pronunciate in una lingua straniera succhiavano con maggiore frequenza rispetto a quelli che sentivano vocali pronunciate nella loro lingua, indipendentemente da quale esperienza postnatale avessero avuto in tal senso. Questo ha portato i ricercatori a pensare che essi avessero già imparato le vocali durante in epoca intrauterina, ascoltando la voce della mamma. Mentre altri studi si erano focalizzati sulla capacità prenatale di imparare frasi, questo è il primo studio a mostrare la capacità, in epoca gestazionale, di apprendere parti di un discorso non facilmente riconoscibili da una melodia o un ritmo. Sono state scelte le vocali, in quanto rappresentano il suono predominante e, secondo i ricercatori, potevano essere percepiti facilmente nell'utero,  nonostante i suoni di sottofondo. Lo studio ha mostrato che i neonati sono in grado di imparare e di ricordare suoni elementari provenienti dalle bocche delle loro mamme durante le ultime 10 settimane di gravidanza. Tutto ciò sta a significare che gli stimoli linguistici ai quali il feto è esposto quando è ancora nell'utero influenzano la sua capacità di distinguere, a poche ore dalla nascita, la lingua che gli è famigliare, perché utilizzata dalla mamma, da una lingua straniera.
(7 gennaio 2013)




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