sabato 9 febbraio 2013

approfondimento su sostanze stupefacenti

Gentilissimi, in questo ultimo periodo stiamo parlando di sostanze stupefacenti, quale argomento per una relazione scientifica. Dalla newsletter di Scienza in rete, come sempre parzialmente modificato, Vi lascio un interessante articolo pubblicato a fine agosto.


ARTICOLO SCIENZA IN RETE: DROGHE
La fisica aiuta la prevenzione
Un evento raro nel proprio vissuto, in grado di abbassare le naturali difese psichiche, è tra i fattori scatenanti la tossicodipendenza. Lo stabilisce un’indagine, condotta presso l’Istituto dei Sistemi Complessi, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr) di Roma, basata su un modello, ispirato alla fisica statistica, utile a controllare e prevenire il fenomeno della tossicodipendenza. La ricerca rientra nella partecipazione al progetto nazionale ‘Prevo-Lab’, diretto da Riccardo Gatti, della Asl di Milano, finalizzato all’analisi e al monitoraggio del fenomeno nel nostro Paese, e i risultati sono stati pubblicati nell’ultimo numero della rivista Scientific  Reports, del gruppo Nature. Lo studio ha cercato di descrivere il fenomeno su un scala più microscopica, stabilizzando alcuni parametri nella vasta gamma di informazioni individuali che è possibile utilizzare, per valutarne la sua evoluzione dinamica e stabilirne un possibile controllo. Nella restrizione di campo delle variabili eterogenee scatenanti la dipendenza, c’è anche la constatazione che la disponibilità economica ha un’incidenza molto più bassa del previsto nella tendenza a consumare droghe.  La scienza della complessità si dimostra, quindi, utile in campo sociale, introducendo la possibilità di prevedere le dinamiche collettive, nonostante le differenze individuali, e contribuendo a pianificare un’azione di prevenzione e controllo. Il modello utilizzato, infatti, consente di analizzare, virtualmente, la risposta di un fenomeno in merito a diverse strategie risolutive utilizzate. Secondo Luciano Pietronero, a capo del team di ricerca e direttore dell’Isc-Cnr, “L’ambizione è quella di sviluppare una descrizione quantitativa del comportamento umano, che rappresenta certamente uno dei principali obiettivi della scienza della complessità. Il metodo è ispirato ai cosiddetti 'modelli ad agenti' della Fisica statistica, in cui vengono fissati dei parametri oggettivi, ma è in grado di estrapolare il ‘sommerso’ dei comportamenti, focalizzando l’attenzione sugli aspetti accessibili ed essenziali della vita delle persone, cioè su alcuni parametri dedotti dalla osservazione empirica del reale.”.
(23 agosto 2012)

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