con questo post la Vostra nonna si riprende, almeno in parte, dalle fatiche quotidiane.
Ciò significa che, se riesco, mi metto davanti al caminetto con Blacky, la mia cagnolina, vecchia quasi quanto me, a lavorare all'uncinetto. Ho un lavoro arretrato da completare prima di Natale.
Solo per richieste ed emergenze sarò reperibile sul Vostro blog. Una nonna riposante. NR
P.S.: magari, se riposata a dovere, pubblicherò qualche approfondimento. Oppure terminerò gli "appunti scomparsi".
SENSI E ORGANI DI SENSO
La pressione selettiva,
ipotizzata da Darwin quale fattore determinante nella evoluzione degli
organismi viventi, e, quindi, anche dell’uomo, è intervenuta in modo tale da
“adattare” , “selezionare” alcuni organi di senso nell’uomo, rispetto ad altri.
I sensi degli esseri umani sono:
vista; gusto; udito; olfatto;
tatto.
Gli organi di senso relativi
sono:
occhio; lingua e palato; orecchio; naso; pelle.
OCCHIO
Sicuramente l’organo di senso che
meglio funziona nell’uomo è l’occhio. La selezione naturale, per pressione
selettiva, ha indirizzato l’occhio umano a percepire meglio i colori cosiddetti
caldi: rosso, arancione, giallo. Tali colori corrispondono ai colori dei frutti
maturi sugli alberi. In tali frutti sono contenuti zuccheri, ossia la materia
prima da cui il nostro cervello trae energia per poter funzionare. Ecco perché,
anche in altri ambiti, il colore rosso è particolarmente utilizzato, come ad
es. nei semafori. Inoltre, solitamente, uno degli occhi è dominante rispetto
all’altro. Ciò è utile per la visione binoculare, o stereoscopica, consentendo
la manipolazione di strumenti e la raccolta di cibo, oltre al fatto di poter
apprezzare le distanze. Per il medesimo motivo l’occhio umano percepisce meglio
le strutture non allineate a quelle allineate. Potete mettere in ordine “quasi”
tutta la Vostra stanza: la mamma si accorgerà, primariamente, delle poche cose
che sono ancora in disordine. Inoltre, sempre per lo stesso motivo, si
percepiscono meglio gli oggetti tondi che quelli “spigolosi”. Poiché l’occhio
serve per poter interagire con l’ambiente esterno, da esso deve poter
proteggersi. La funzione delle palpebre è
appunto quella di proteggere l’occhio da luci e sensazioni visive troppo
intense. A migliorare il livello di tale protezione, le palpebre sono
internamente ricoperte da una mucosa detta congiuntiva.
Le ciglia proteggono da polvere
e luce, mentre le sopracciglia dal
sudore della fronte. Il bulbo oculare è formato da una serie di tre membrane
sovrapposte: sclerotica, coroide e
retina. La membrana sclerotica, la più esterna, il cui nome significa
“rigida, resistente”, è il “bianco” dell’occhio. In corrispondenza della pupilla, essa diviene perfettamente
trasparente, ed è detta cornea. La
coroide è di colore scuro e, in corrispondenza della pupilla è detta iride, ossia la parte che dà il colore
degli occhi. Il foro della pupilla ha la capacità di restringersi o dilatarsi
in relazione alla maggiore o minore luminosità dell’ambiente. Dietro all’iride
si trova la lente del cristallino,
che permette la visione a distanze differenti. La retina è la membrana più
interna, ove si trovano le cellule recettrici della luce: coni e bastoncelli. I coni sono sensibili ai colori, mentre i
bastoncelli hanno la capacità di percepire anche fonti luminose deboli. A
riempire la cavità oculare è un liquido detto umore vitreo. Strettamente collegato alla retina è il nervo ottico,
adibito alla trasmissione dei messaggi visivi al cervello.
struttura dell'occhio umano
Macula
lutea
zona della retina di forma
ellittica, così detta per il colorito giallastro che essa assume nel cadavere.
Nel vivente ha colore rosso-bruno. Al centro della macula lutea è presente una
piccola depressione, la fovea a livello della quale la retina possiede
solo fotorecettori che sono specializzati per la percezione dei colori e la
visione diurna.
Punto cieco
E’ l’unico punto del nostro occhio nel quale non ci sono
recettori visivi. E’ possibile sperimentare la presenza del punto cieco
disegnando un puntino su un foglio bianco, messo a circa 15-20 cm dall’occhio e
spostando il foglio lateralmente. Ad una certa distanza il puntino disegnato scomparirà.
DIFETTI DELLA VISTA
I principali difetti della vista,
escludendo la presbiopia, dovuta essenzialmente
a vecchiaia e a un irrigidimento del cristallino, si possono così elencare:
miopia: incapacità di mettere a fuoco oggetti lontani;
ipermetropia: incapacità di mettere a fuoco oggetti vicini;
astigmatismo: visione sfuocata degli oggetti dovuta a difetto di
curvatura della cornea o del cristallino;
strabismo: difetto dovuto ad una mancanza di sincronizzazione dei
muscoli oculari.
Il daltonismo, che viene
comunemente definito un difetto della vista, ossia l’incapacità di distinguere
i colori, in parte o totalmente, è dovuto ad una malattia genetica ereditaria
e, quindi, non può essere corretto da interventi chirurgici o occhiali di
sorta.
P.P.S: SUI DIFETTI DELLA VISTA, COME PURE SU ALTRI ARGOMENTI DI TALI APPUNTI, SUL PRESENTE BLOG SONO GIA' PRESENTI PRECEDENTI POST. EFFETTUATE LA DOVUTA RICERCA. UNA NONNA PRECISINA! NR
P.P.P.S.: BUON NATALE
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