sabato 7 marzo 2020

appunti sui ragni (3)


Gentilissimi e gentilissime,
proseguiamo con gli appunti sui ragni.
Dopo la “nascita”, nel presente post ci occuperemo dell’ontogenesi, ossia della fase di crescita del singolo esemplare.
Lo sviluppo delle “larve” di ragno avviene dentro alle uova. Per questo motivo, quando i ragnetti escono dalle uova assomigliano proprio a ragni adulti. Quando i ragnetti sono piccoli sono detti SPIDERLINGS. Ovviamente non hanno capacità riproduttiva. Per questo motivo, essendo immaturi, spesso sono di difficile classificazione.
Ecco un esempio di Spiderlings di Nuctenea umbratica appena usciti dal cocoon.


Se non erro, solo i Lycosidi, i ragni-lupo, come sono comunemente chiamati, si occupano della cura dei piccoli. Addirittura la madre si porta in giro i piccoli anche quando deve andare a caccia. I piccoli lycosidi stanno abbarbicati all’opistosoma della madre. Altri si aggrappano ai peli delle zampe.
I ragni della famiglia dei Nemesiidi costruiscono tane che sembrano dei tubi. All'interno della tana, chiusa da una specie di coperchio, detta OPERCOLO, i ragnetti sono accuditi dalla madre, sembra occasionalmente anche nella forma juvenile.
Altre specie, pur non occupandosi direttamente dei piccoli, possono dar loro cibo se i piccoli fossero un po’ troppo insistenti. Tale comportamento è detto MENDICANTE. Il ragnetto stanca così tanto la madre che lei rigurgita una parte di ciò che ha mangiato o una piccola parte della preda.
A forza di cibo, i ragnetti diventano relativamente sempre più grandi. Non avendo endoscheletro, ma solo l’esoscheletro, cioè lo scheletro esterno, devono effettuare più mute. La MUTA è un cambiamento dell’esoscheletro. Prima di effettuare la muta, i ragni smettono di mangiare. Il periodo di digiuno è variabile. L’opistosoma può diventare più “cicciottello”. Alcune zone del corpo possono cambiare di colore. I peli urticanti, appena prima della muta, cadono. I ragni che costruiscono ragnatele possono “tessere” dei “tappetini di riposo”, in cui annidarsi durante la muta.
Il ragno Lasiodora parahybana usa i peli urticanti staccati. Li mette attorno al tappetino per proteggersi durante la muta.
I ragnetti si dispongono a pancia in su, supini, al momento della muta. Le zampe così possono muoversi liberamente. Prima si rompe, nella parte alta, il prosoma. Esce la testa. Poi si rompe l’opistosoma di fianco, lateralmente. Se il ragno avesse perso una zampa, durante la muta può riformare l’arto mancante. La zampa che si è riformata sarà solo più piccola delle altre.
Ovviamente il ragno giovane immaturo (forma juvenile) avrà più mute che uno adulto. Un ragno adulto può mutare una o due volte all’anno. I giovani anche una al mese. Ciò dipende dalla quantità di cibo a disposizione, dalla specie e dall’habitat. Infatti i ragni degli ambienti arboricoli, che vivono sugli alberi, oppure quelli terricoli, hanno, solitamente, più abbondanza di prede.
Ecco dei ragnetti forma juvenile della stessa specie: Nuctenea umbratica. Probabilmente conoscerete il fotografo.



Al prossimo post!
Una Nonna Ragno, NR!

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