mercoledì 25 marzo 2020

appunti ragni (5) (cl. 1) - alimentazione


Gentilissimi e gentilissime,
continuiamo con gli appunti sui ragni.
Nella fase del ciclo vitale che abbiamo denominato “trasformazione di energia” dobbiamo ancora parlare della alimentazione.
Come avviene? Cosa mangiano i ragni? Come avviene la predazione?

COSA MANGIANO I RAGNI - ALIMENTAZIONE
Come abbiamo già detto, con esclusione del ragno Bagheera kiplingi, che è vegetariano, tutti gli altri ragni sono carnivori.
Anche alcune forme juvenili di ragni (“ragnetti giovani”), sino alla maturità, non sono carnivori. Si cibano del nettare di fiori.
Secondo alcuni studi, sembra che alcuni ragni che vivono nei fiori possano mangiare, oltre alle prede catturate, anche nettare e polline.
Per mangiare utilizzano i cheliceri, di cui abbiamo già parlato in un post precedente.
Quasi tutti gli altri ragni hanno i cheliceri che terminano con un condotto di uscita, un piccolo buchetto che serve per iniettare il veleno alle prede. Il veleno è prodotto da apposite ghiandole velenifere.
Solo la famiglia degli Uloboridae non inietta il veleno e non ha ghiandole velenifere. Gli Uloboridae hanno cheliceri particolarmente robusti e resistenti. Il significato di Uloboride è “dal morso funebre”, o “dal morso fatale”. Infatti, una volta catturata, per la preda di un uloboride è quasi impossibile scappare.
Gli altri ragni usano il veleno.
I RAGNI NON POSSONO MANGIARE CIBO IN FORMA SOLIDA. Il loro apparato digerente non lo consente. Possono mangiare solo cibo allo stato liquido.
Per impedire che ci siano particelle solide, l’apparato digerente dei ragni ha filtri in serie che fanno passare solo i liquidi.
Per questo il cibo è digerito ESTERNAMENTE. I modi in cui avviene questa “digestione esterna” sono, sostanzialmente, due:
1)      Il ragno che ha catturato la preda e l’ha immobilizzata, le inietta i succhi digestivi. Tali succhi digeriscono la preda. La parte commestibile della preda viene liquefatta. Grazie a una specie di “pompa aspirante” i liquidi digestivi e il cibo sono poi succhiati dal ragno. In tal modo il ragno ha i nutrienti necessari. La parte della preda che non è digerita è, nel caso di insetti predati, quasi sempre, solo l’esoscheletro, ossia la parte esterna. Si parla, in questo caso, di EXUVIA ALIMENTARE.
2)      In altri ragni, invece, la preda viene letteralmente spappolata. Grazie a cheliceri e pedipalpi, il ragno forma una specie di “pappetta omogeneizzata”. Per rendere più commestibile il cibo, alla “pappetta” il ragno unisce i succhi digestivi, poi aspirati nell’apparato digerente
Il cibo immesso e aspirato si ferma nell’apparato digerente in apposite “camerette” (PUNTI CIECHI, o BLIND SPOT), per facilitare la digestione e l’assimilazione dei nutrienti.
Alcuni ragni mangiano una preda che può essere anche già morta. Si parla, in questo caso, di ragni saprofagi (“ragni che mangiano cadaveri”).
Oltre a quanto detto in precedenza, come riportato in altro post, alcuni ragni si mangiano le cuticole dopo la muta. Altri ancora, in mancanza d’altro, si mangiano il polline che è rimasto appiccicato alla ragnatela. Altri ancora si mangiano proprio la ragnatela o la seta.

PREDAZIONE
Possiamo distinguere modi diversi di predazione. Quello più noto è con la ragnatela.

·       CON RAGNATELA
La ragnatela è formata da fili appiccicosi. Quando una preda è catturata nella ragnatela, si muove, facendo vibrare tutta la ragnatela. Le vibrazioni arrivano al ragno che, subito, corre ad assalire la preda.

·       A PELO D’ACQUA
Alcuni ragni si mettono “a galleggiare” sul pelo dell’acqua. Quando un insetto, per sbaglio, o perché sta scappando da un predatore, oppure perché sta lottando con altri insetti, finisce in acqua, si formano le onde. Il ragno in agguato sente queste onde e si dirige verso la preda caduta in acqua. Se riesce a catturarla, se ne alimenta.
Il ragno palombaro (Argyroneta aquatica), una volta catturata la preda in acqua, per non farsela sfuggire o rubare da altri, la porta sott’acqua. Sotto il livello dell’acqua il ragno palombaro costruisce, con la seta, una specie di campana piena d’aria. Un po’ come se fosse una botte in mare. Sembra che non ci sia aria all’interno, ma, come forse ricorderete in alcuni film di pirati, e come potete, con un semplice esperimento, osservare anche Voi, l’aria è presente.
Se prendete un bicchiere vuoto e lo rovesciate velocemente, a testa in giù, e lo immergete in una bacinella piena d’acqua, all’interno del bicchiere si nota che è rimasta aria.

·       AL LACCIO
Alcuni ragni, al posto di costruire una ragnatela, si portano dietro una specie di laccio. Con questo laccio cercano di catturare le prede. Tendono il laccio e, se una preda ci finisce dentro, lasciano il filo del laccio. La preda viene avvolta dal filo e catturata.
Il ragno Deinopis spinosus è una specie di ragno-thug. Si portano una corda per catturare le prede. Se la preda cammina sul terreno, il ragno-thug usa le zampe anteriori. Lancia il laccio e tira verso di sé la preda catturata. Se la preda vola, il ragno-thug usa le zampe posteriori, come quando si salta alla corda, ruotando all’indietro. Le “zampate” e la cattura, tuttavia, dipendono molto dalla forza del ragno e dalla velocità della preda.
Il ragno Mastophora preferisce le falene. Per catturarle usa una specie di “pallina” di seta. È, un poco, simile al lancio del martello. La pallina è attaccata ad un filo. Al posto di lanciare la pallina, come avviene per gli atleti martellisti, la lascia penzolare. Ricopre poi questa pallina con sostanze chimiche simili a quelle emesse dalle falene. Se una falena si avvicina, rimane attaccata alla pallina e aggredita. Se il ragno non riesce a catturare nulla, semplicemente si rimangia la pallina di seta. Si riposa un po’, poi ci riprova costruendo un’altra pallina “cattura falene”.

·       IN AGGUATO
I ragni che usano questa tattica stanno fermi, in attesa che qualche preda si avvicini. Poi la catturano.
Per fare questo possono:
-          MIMETIZZARSI: il ragno-granchio può cambiare di colore e mimetizzarsi all’interno dei fiori. Ho visto un ragno che, in qualche giorno, nel giardino di casa mia, da color marroncino è diventato bianco, quasi invisibile.
-          STENDERSI: alcuni ragni acquatici si cibano di pesciolini. Si mettono a riva, con le zampe posteriori che si ancorano ad un sostegno, un rametto, un sasso. Poi si allungano verso l’acqua, stando il più possibile a filo d’acqua. Aspettano e, quando passa un pesciolino, lo avvelenano. Lo tirano fuori dall’acqua e se lo mangiano.
-          CACCIARE: molti ragni salterini girano nell’ambiente, sulle cortecce, sui muri. Se vedono una possibile preda cercano di aggirarla, la inseguono e, se riescono, la catturano.
-          CAMUFFARSI: i ragni-formica sono ragni salterini. Appartengono alla sottofamiglia Myrmarachninae. Il nome di questa sottofamiglia è proprio “ragni-formiche”. Sono ragni che, se non li osserviamo attentamente, senza contare le zampe, assomigliano, in tutto e per tutto, a formiche. Per ingannare le formiche tengono le prime due zampette anteriori rivolte verso l’alto, come se fossero antenne. Imitano, per quanto possibile, le formiche di cui si nutrono. In seguito, appena se ne presenta l’occasione, catturano una formica e se la mangiano. In Italia si trova la specie di ragno-formica detta Myrmarchne formicaria.

Per ora è tutto. Al prossimo spider-post.
NR, Nonna Rosa

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