ecco un breve resoconto relativo ad una scoperta effettuata dal CNR. Il comunicato stampa è tratto dalla newsletter Le Scienze. Le modifiche apportate sono lievi e finalizzate ad una migliore, e maggiormente facilitata, lettura dell'articolo stesso. Buona lettura! NR
fisica
CNR: La forma dell’acqua? Ne ha due
Comunicato stampa - Le molecole d’acqua allo stato
liquido assumono due forme di organizzazione. Misurata per la prima volta da
Ino-Cnr, Lens e Università di Firenze un’ipotesi formulata 15 anni fa. Lo
studio, pubblicato su Nature Communications, potrebbe spiegare il comportamento
anomalo di questo liquido rispetto agli altri
Roma, 20 settembre 2013 - Il bicchiere non è solo mezzo pieno e mezzo vuoto
ma, nella parte riempita dal liquido, allo stesso tempo più e meno denso. È
quanto emerge dalla ricerca congiunta tra ricercatori dell’Istituto nazionale
di ottica, del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr), il Laboratorio
europeo di spettroscopie non lineari (Lens) e l’Università di Firenze, pubblicato
su Nature Communications. “Impiegando una tecnica spettroscopica basata su
sorgenti laser ultraveloci”, spiega Roberto Eramo, di Ino-Cnr, “abbiamo
dimostrato che l’acqua, allo stato liquido, non prende semplicemente la forma
del contenitore, ma ne assume contemporaneamente due: una più strutturata,
simile al ghiaccio, e una più disordinata. Questa doppia natura rende l’acqua
un elemento complesso da descrivere attraverso modelli matematici, e potrebbe
spiegare le sue caratteristiche, anomale rispetto a tutti gli altri liquidi.”. “Il
legame a idrogeno tra le molecole, che determina alcune importanti proprietà,
come quella per cui il ghiaccio galleggia sull’acqua, forma all’interno di una
massa di acqua liquida una struttura spaziale simile a quella di un solido, ma
temporanea, con un intervallo di vita dell’ordine del millesimo di miliardesimo
di secondo”, continua Renato Torre, dell’Università di Firenze, associato
Ino-Cnr. “L’importanza di queste strutture transienti cresce al diminuire della
temperatura, quando il legame a idrogeno diventa sempre più forte rispetto al
moto di agitazione termica delle molecole.”. I ricercatori fiorentini hanno
lavorato con campioni di acqua particolarmente pura, in modo da poter scendere
al di sotto della temperatura di congelamento, in uno stato metastabile, noto
come liquido sottoraffreddato. “Abbiamo studiato la dinamica di vibrazione e di
rilassamento dell’acqua sottoraffreddata (-28 °C, senza che l’acqua
congelasse) mettendo in evidenza la coesistenza di due diverse configurazioni
locali, che possono essere interpretate come due forme di acqua dotate di
diversa densità e regolarità della distribuzione spaziale”, conclude Eramo. “A
quindici anni dalla sua formulazione, l’ipotesi della duplice forma di
organizzazione molecolare dell’acqua nel suo stato liquido trova quindi
conferma nei dati sperimentali. La forma dell’acqua non è, in definitiva,
soltanto quella del contenitore, come nel romanzo di Andrea Camilleri.”.
(20
settembre 2013)
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