giovedì 17 ottobre 2013

suture del cranio (parte uno)

Gentilissimi,
parlando delle ossa del cranio sorgono numerose, e spesso spontanee, divagazioni.
Proviamo, usando l'anulare della Vostra mano non dominante, ossia la sinistra se siete destri, oppure la destra se siete mancini, provate a toccarVi la parte alta della testa. Se qualche alunna portasse i capelli raccolti, è invitata momentaneamente a scioglierli. Dalla parte alta, se facciamo scorrere l'anulare sulla sommità del capo, facendolo scorrere verso la fronte, seppur di poco, sentiamo che le ossa del cranio si incontrano seguendo una linea. Tale linea al tatto è "rugosa". In effetti è a zig zag. Si tratta di una sutura, ossia di una articolazione fissa del cranio. Scientificamente sarebbe meglio denominarle "sinartrosi", sebbene sia non comunemente utilizzato. Le ossa della calotta, o volta, cranica si incastrano una nell'altra. Tra le due ossa si inserisce un sottile strato di cartilagine. Questo meccanismo di "aggancio", in realtà, è uno strumento di difesa. Le ossa del cranio hanno funzione protettiva nei confronti del cervello. Se anche si dovesse prendere una botta, il cranio e le suture attutirebbero, e di molto, il colpo, impedendo eccessivi danni al cervello sottostante. Con l'avanzare dell'età le suture possono ossificarsi completamente. Nel prossimo pos una immagine relativa.

Nel bambino tali suture non sono ancora saldate perfettamente. Questo al fine di consentire uno sviluppo celere del cervello. I due punti in cui le ossa craniche non sono saldate sono dette, colloquialmente, "fontanelle". EccoVi una immagine relativa.

Lungo le linee di sutura si trovano cellule generatrici dell'osso, dette cellule osteogeniche. Le suture si classificano in base alla loro forma e tipologia di sovrapposizione. In Wikipedia, alla voce "Suture" si trovano tali classificazioni.
Il cranio, quindi, ha ossa che, in tenera età, sono parzialmente "malleabili". Tale fenomeno era già noto dall'antichità. I re, i faraoni, gli imperatori, che dovevano mostrare potere e bellezza, legavano la testa dei loro figli e delle loro figlie in modo che, da adolescenti, avessero la testa "allungata". A quei tempi, e non solo allora, una testa "lunga" era sinonimo di bellezza e fascino. Anche Nefertiti, o Nefertari, detta "la bella" avrebbe subito lo stesso destino, o, se preferite, tortura. Sia le numerose statue che la raffigurano sia la mummia che, secondo gli studiosi, è Nefertiti rappresentano una ragazza dal cranio allungato posteriormente. Ecco una immagine della mummia di Nefertiti.


Per ora è tutto. NR, "l'anti Nefertari", ora. 

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