sabato 19 ottobre 2013

suture del cranio (parte due)

Gentilissimi,
proseguiamo la nostra, e Vostra, divagazione sulle suture del cranio. Vi consiglio di rileggere il post precedente.
Vi lascio una immagine dall'alto delle suture stesse.
Oltre agli Egizi, pure molte altre civiltà, in particolare le civiltà precolombiane, erano solite, per motivi di prestigio e bellezza, comprimere, in vari modi, il cranio dei neonati. La compressione per gli olmechi era "a schiacciamento". Ecco una statua col cranio schiacciato.
Più frequentemente accadeva come per Nefertiti: il cranio era compresso lateralmente. EccoVi un esempio relativo ad una statua della cultura Paracas.
Tale compressione provocava un allungamento evidente del cranio. Tale effetto, dovuto ad intervento dell'uomo sul neonato, oppure genetico e, quindi, naturale, è detto "dolicocefalia". La persona con queste caratteristiche anatomiche è dolicocefala. Non furono solamente le culture non occidentali a prediligere e considerare segno di bellezza il cranio allungato in questo modo. In Italia molti principi e regnanti costringevano, è proprio il termine corretto, anche etimologicamente, le infanti ad un cranio dolicocefalo. EccoVi un ritratto di una giovane principessa italiana. L'autore del ritratto è Pisanello.
Anche in tempi a noi più vicini (ovviamente più vicini alla nonna che ai lettori) per alcuni artisti, come, per esempio, Modigliani, le ragazze con la "testa lunga" erano considerate modelle ideali e fidanzate ideali. Ecco un ritratto eseguito da Modigliani della sua amata Jeanne Hebuterne. 
Anche altre forme d'arte hanno avuto modo di prediligere questo tipo di bellezza. Ne è un esempio il libro di Segre dal titolo "Dolicocefala bionda". Il libro, scritto sotto lo pseudonimo di Pitigrilli, fu pubblicato nel 1936. Forse in qualche biblioteca, o mercatino di libri usati, potreste trovarne ancora qualche copia. 
Vi lascio, infine, uno studio interessante, se a Voi tale argomento, evidentemente, interessa, su questi che potremmo chiamare, colloquialmente, "interventi plastici su neonati". Il termine scientifico è, tuttavia, "plagiocefalia posizionale". Vi lascio il link relativo a questo studio scientifico.


E con questo ultimo invito, Vi lascio ai Vostri approfondimenti. 
Una nonna che, anni or sono, molti anni or sono, da lontano avrebbe potuto assomigliare alla graziosa Jeanne di Modì.
Nonna Rosa (dall'invidia, evidentemente!)

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