giovedì 6 dicembre 2012

Aristotele, Linneo e la classificazione

Gentilissimi,
dal punto di vista storico, secondo molti autori (e semplificando i concetti), il primo ad indicare una sorta di classificazione naturale fu Aristotele. Vi lascerò in seguito il relativo link di approfondimento.
Aristotele provò a classificare la realtà naturale proponendo una suddivisione in tre regni: Minerale, Vegetale, Animale. Tale suddivisione, oramai considerata imperfetta, o errata, da tutti gli scienziati, ancora pochi anni or sono era studiata dagli alunni delle medie.
In seguito lo scienziato Carlo Linneo apportò le modifiche più importanti alla classificazione dei viventi. Inserì un ordine gerarchico, ossia cercò di raggruppare, come avviene per gli insiemi, gli esseri viventi. Si ebbero così insiemi con poche caratteristiche generali comuni. Tali insiemi avevano, a loro volta, sottoinsiemi, in cui alcuni organismi viventi avevano maggiori somiglianze. Proseguendo, e scendendo, di insieme in insieme, si arrivava a classificare, con nome e cognome, i viventi. Per fare ciò utilizzò la lingua latina. Tale modo di classificare è detto "nomenclatura binomia", oppure "classificazione linneana", o classificazione scientifica. Il primo termine dei due è il nome di Genere. E' scritto con maiuscola. E' un poco, come se fosse il cognome di quell'organismo. Il secondo termine è il nome. Indica la Specie di organismi viventi. E' per questo motivo che, anche nel linguaggio parlato, o scritto, utilizzare i termini scientifici "specie", per indicare "in particolare", oppure "tipo", per indicare un esempio particolare, è poco corretto, oltre che fuorviante.
Solo nella letteratura, non scientifica, alcuni autori usano la maiuscola sia per il Genere sia per la Specie. Si tratta, speriamo, di "licenze poetiche".
Sui regni, sulla classificazione e sul concetto di Specie ritorneremo in futuri post. Tempo permettendo.
Nonna rosa. Ops! Nonna Rosa. Nonna non è il mio cognome. NR

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