http://it.wikipedia.org/wiki/Tiktaalik_roseae
Qui di seguito troverete un approfondimento, forse un poco datato, risalente al 2008. Si tratta di un articolo pubblicato sulla newsletter Le Scienze. Ho modificato, sia pur lievemente, l'articolo.
Paleontologia
Dall'acqua
alla terra
L'evoluzione del collo e del cranio
Nella transizione dalla vita acquatica a quella
terrestre la testa ha progressivamente assunto una struttura più solida e
al contempo più mobile
PAROLE
CHIAVE: Tiktaalik
Rimaste per lungo tempo oggetto di
speculazione, le modalità di transizione della vita animale, dall'ambiente
acquatico a quello terrestre, negli ultimi tempi si stanno chiarendo sempre più, grazie a nuovi ritrovamenti, ma soprattutto grazie a più sofisticate tecniche
d'indagine su alcuni fossili di transizione, come quelli di Panderichthys
e di Tiktaalik roseae. Una
nuova sofisticata tecnica di trattamento dei campioni fossili di Tiktaalik, che
è costata alcuni anni di lavoro ai preparatori, ha permesso di mettere in
evidenza il cranio e delle ossa del collo che, in precedenza, erano “affogate”
nella matrice rocciosa. Condotto da un
gruppo di ricercatori dell'Università di
Chicago e del Field Museum,
con il sostegno dell'Academy of Natural Sciences,
e del Putnam Expeditionary Fund, della Harvard
University, lo studio di queste strutture e la loro collocazione
evolutiva sono ora pubblicati sulla rivista “Nature”. "Abbiamo sempre
pensato alla transizione al collo e al cranio come a un evento rapido", ha
osservato Neil Shubin, co-direttore dello studio, "ma questo perché ci
mancavano informazioni sulle forme animali intermedie. Tiktaalik riempie, ora, questa lacuna morfologica e ci permette di risolvere, in passi individuali, questa complessa transizione.". "La calotta cranica, il palato e la
struttura scheletrica dell'arco branchiale di Tiktaalik sono stati risolti con
grande dettaglio, grazie alle recenti tecniche di preparazione dei
campioni", ha spiegato Jason Downs, che ha preso parte alla ricerca.
"Rivelando nuovi dettagli sulla struttura dei cambiamenti di questa parte
dello scheletro, abbiamo visto come le strutture craniali, un tempo associate
agli animali terricoli, siano state un primo adattamento alla vita in acque
basse.”. "Il nuovo studio ci ricorda
che, per la graduale transizione dalla vita acquatica a quella terrestre, è
servito molto più tempo che per l'evoluzione degli arti", ha osservato Ted
Daeschler, un altro degli autori della ricerca. "Il lavoro dimostra come
durante la transizione la testa di questi animali abbia assunto una struttura
più solida e, al contempo, più mobile rispetto al corpo.". (gg)
Interessante, non credete? NR
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