giovedì 31 gennaio 2013

congettura di Hoyle - parte tre

Proseguiamo con la congettura di Hoyle:
Dopo aver studiato comete e meteoriti, analizzò il contenuto delle condrule. All'interno di queste piccole sferette di vetro furono trovate molecole organiche. Secondo Hoyle sarebbe stato possibile che, trovando le condizioni ambientali adatte, sulla Terra, da tali molecole potevano formarsi le prime cellule e, quindi, la vita.
Anche in tempi recenti all'interno di comete e meteoriti sono state trovate molecole organiche, o precursori delle medesime.
A ben vedere, tuttavia, Hoyle non ha dato una risposta alla domanda "come" si è originata la vita. Ha semplicemente "spostato" il "dove". Se anche le molecole organiche non si fossero formate sulla Terra, non è chiaro "come si sono formate. Ipotizzando che si siano formate nello spazio esterno, su altro pianeta o stella, Hoyle non ha chiarito la modalità di formazione. Ecco perché questa è detta "congettura" e non ipotesi o teoria.
Riprendiamo il discorso di Hoyle. Le molecole organiche furono portate sulla Terra grazie a meteoriti e/o comete. Qui giunte, trovando le condizioni adatte, furono in grado di organizzarsi in cellule. Quindi la vita, e noi con essa, sarebbe di origine "esterna". Da un solo punto (pianeta o stella), oppure da più punti, ci sarebbe stato questo "lancio" di materiale verso l'esterno. Perché avvenne questo "lancio"? Forse la stella è esplosa, oppure il pianeta si è, per cause da chiarire, disintegrato. Da questo momento le meteoriti si sono disperse in tutto lo spazio, sino a giungere sulla Terra. Da quel punto i "semi" della vita si sono sparsi in tutto l'universo. Ecco per quale motivo tale congettura è detta "panspermia". "Inseminazione dappertutto". Quindi, secondo Hoyle, è più che probabile che tali "semi" siano giunti non solo sulla Terra, ma anche su altri pianeti. Se fosse stata una stella, potrebbe essere stata una esplosione di supernova. Noi, così, saremmo polvere di stelle. Se Vi sembra di aver già sentito queste parole, avete perfettamente ragione. Sia nei giochi di carte, in musica, in filosofia e, presumo, in altri campi si parla di vita dovuta a "polvere di stelle". Addirittura David Bowie, se non erro, ha cantato Stardust memories ("memorie di polvere di stelle").
Nel prossimo post inserirò, se riesco, alcuni link relativi.
Una nonna che, davvero, si ricorda di quando era una stella. Ora solo cadente e caduca! NR

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