giovedì 24 settembre 2015

altri appunti sulla memoria

Gentilissimi,
in altro post abbiamo analizzato i differenti tipi di memoria. 
Solitamente si è soliti suddividere e classificare la memoria in:
memoria a brevissimo termine, o memoria di sketchpad
memoria a breve termine (MBT)
memoria a lungo termine (MLT)
La MBT può essere sensoriale o verbale. In altre parole, possiamo ricordare esattamente quanto ci ha appena detto una nostra amica. Solo poco più tardi, se l’argomento era di nostro interesse, ricordiamo molto bene il senso complessivo della discussione. Non ricorderemo, salvo rare eccezioni, le esatte parole dette dalla nostra amica. Lo stesso avviene anche per le percezioni sensoriali. Solo poche persone, particolarmente allenate o predisposte, riescono a ricordare il profumo esatto del cibo mangiato a pranzo.
La MLT riguarda sia i ricordi autobiografici sia le conoscenze acquisite. Di essa fanno parte, quindi, la memoria episodica, anche nota come memoria autobiografica; la memoria culturale, detta pure memoria semantica, e la memoria procedurale, o memoria di lavoro. La memoria episodica è il ricordo di quanto successo in un determinato momento, a noi, nella nostra vita. Se tale memoria episodica è particolarmente vivida, precisa e dettagliata, a volte è detta “memoria proustiana”, facendo esplicito riferimento allo scrittore M. Proust. La memoria semantica è data da tutte le conoscenze culturali, linguistiche, nozionistiche, enciclopediche, o comunque relative a informazioni, per noi, di particolare interesse, o che, in qualche modo, hanno colpito la nostra curiosità. Essa si sviluppa, come ben sapete, particolarmente durante il periodo di vita scolastica, ma non solo. La memoria di lavoro, o procedurale, riguarda il “come si fa”. Essa si sviluppa sia con la motivazione all’apprendimento sia con la reiterazione della procedura da applicare. Motivazione e reiterazione sono particolarmente influenti durante qualsiasi apprendimento. All’inizio la procedura, non ancora acquisita, comporta una certa fatica, con consumo di energia in attenzione, concentrazione, sforzo impiegato. Una volta che la procedura è consolidata, il nostro cervello fa sempre meno fatica ad applicare tale procedura, impiegando proficuamente le proprie risorse per compiti più alti, nuovi, impegnativi. Uno tra gli studiosi italiani che ha meglio studiato la memoria episodica personale è Duccio Demetrio. Tra gli studiosi che meglio hanno studiato la memoria procedurale, in particolare le procedure motorie, ricordiamo Perciavalle. La classificazione MBT-MLT è stata proposta e sviluppata da diversi studiosi, tra cui Musen, Squire, Knowlton.
Se siete interessati all’argomento, Vi proporrò ulteriori articoli di approfondimento sul tema.
NR, Nonna Ricordante


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