lunedì 13 ottobre 2014

tarassaco (bis)

Gentilissimi,
dopo il Nostro George, è la volta di "3 KM WIN", detta pure Nest Freemark, che, sempre in tema di tarassaco, propone altre fotografie.
Questa volta la richiesta è alimentare.
Nest (preferisco Nest al codice a barre "3 KM WIN") chiede se sia possibile assaggiare il tarassaco. La risposta è affermativa.
Esistono molte ricette a base di tarassaco. Ve ne propongo una, semplice, o quasi.
Vi ricordo che, se volete occuparVi di fitoalimurgia, ossia della alimentazione mediante raccolta di erbe, foglie, bacche e frutti selvatici, è opportuno prelevare il materiale commestibile in zone assolutamente non inquinate e il più possibile lontane da strade con traffico. Inoltre è meglio, oltre a lavare e pulire bene le foglie che vorremmo mangiare, passarle in bicarbonato prima di consumarle.
Ulteriore consiglio è di raccogliere, trovata una zona di raccolta "valida", esclusivamente la quantità di erbe che intendiamo consumare, per non depauperare lo strato erbaceo, o le bacche.
Con il tarassaco sono possibili differenti ricette e piatti.
Ultimamente ho scoperto che i bocciuoli si possono candire.
In letteratura è possibile ritrovare pure il "vino di tarassaco", da imbottigliare in estate, e stappare, come rimedio contro la tristezza invernale, quando vogliamo ritrovare un poco di "sole caldo", o un sentore d'estate.
L'insalata di tarassaco e margheritine, utilizzandone le foglioline più tenere e giovani, e non utilizzando lo stelo del tarassaco, amarognolo e "lattigginoso", condita a dovere con limone o aceto, era utilizzata dai nostri nonni in periodi di carestia. con le stesse erbe i butteri toscani facevano, o forse fanno ancora, il brodino detto "acqua cotta", almeno così mi pare di ricordare.
Ed ora la Ricetta della nonna Rosa:

Prendete un paio di manciate di foglioline tenere di tarassaco. Pulite e mondate bene. Fate sobbollire le foglie in acqua salata. Non appena la consistenza diventa "a spinacio", togliete dal bollore. Fate asciugare le foglie, scolandole. Pressatele tra le mani (pulite, mi raccomando!), sino ad ottenere delle piccole polpettine di foglie. Formate un piccolo buchetto nella polpettina. Riempite con piccoli pezzetti di scamorza dolce e chiudete la polpetta. Impanate, meglio con impanatura doppia. Friggete in poco olio. Usate panno assorbente per togliere l'olio in eccesso. Servite, eventualmente con condimento a scelta (olio e aceto, oppure pomodoro e peperoncino, ad esempio). Fatemi poi sapere.

Ed ora le fotografie di Nest Freemark. E se non sapete chi è Nest Freemark, leggete, o rileggete, i libri fantasy di Terry Brooks.
Dubito, e spero, che sia solo un "nome de plume" e non la Nest che ricordo.


Il tarassaco ha foglie a rosetta basale


Foglie di tarassaco per insalata


Una nonna grata, sia a George sia a Nest! NR

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