Gentilissimi e gentilissime,
continuiamo con gli appunti sui ragni.
Nella fase del ciclo vitale che abbiamo denominato “trasformazione
di energia” dobbiamo ancora parlare della alimentazione.
Come avviene? Cosa mangiano i ragni? Come avviene la predazione?
COSA MANGIANO I RAGNI
- ALIMENTAZIONE
Come abbiamo già detto, con esclusione del ragno Bagheera
kiplingi, che è vegetariano, tutti gli altri ragni sono carnivori.
Anche alcune forme juvenili di ragni (“ragnetti giovani”), sino
alla maturità, non sono carnivori. Si cibano del nettare di fiori.
Secondo alcuni studi, sembra che alcuni ragni che vivono nei
fiori possano mangiare, oltre alle prede catturate, anche nettare e polline.
Per mangiare utilizzano i cheliceri, di cui abbiamo già parlato
in un post precedente.
Quasi tutti gli altri ragni hanno i cheliceri che terminano
con un condotto di uscita, un piccolo buchetto che serve per iniettare il
veleno alle prede. Il veleno è prodotto da apposite ghiandole velenifere.
Solo la famiglia degli Uloboridae non inietta il veleno e
non ha ghiandole velenifere. Gli Uloboridae hanno cheliceri particolarmente
robusti e resistenti. Il significato di Uloboride è “dal morso funebre”, o “dal
morso fatale”. Infatti, una volta catturata, per la preda di un uloboride è quasi
impossibile scappare.
Gli altri ragni usano il veleno.
I RAGNI NON POSSONO MANGIARE CIBO IN FORMA SOLIDA.
Il loro apparato digerente non lo consente. Possono mangiare solo cibo allo
stato liquido.
Per impedire che ci siano particelle solide, l’apparato
digerente dei ragni ha filtri in serie che fanno passare solo i liquidi.
Per questo il cibo è digerito ESTERNAMENTE. I modi in cui
avviene questa “digestione esterna” sono, sostanzialmente, due:
1)
Il ragno che ha catturato la preda e l’ha
immobilizzata, le inietta i succhi digestivi. Tali succhi digeriscono la preda.
La parte commestibile della preda viene liquefatta. Grazie a una specie di “pompa
aspirante” i liquidi digestivi e il cibo sono poi succhiati dal ragno. In tal
modo il ragno ha i nutrienti necessari. La parte della preda che non è digerita
è, nel caso di insetti predati, quasi sempre, solo l’esoscheletro, ossia la
parte esterna. Si parla, in questo caso, di EXUVIA ALIMENTARE.
2)
In altri ragni, invece, la preda viene
letteralmente spappolata. Grazie a cheliceri e pedipalpi, il ragno forma una
specie di “pappetta omogeneizzata”. Per rendere più commestibile il cibo, alla “pappetta”
il ragno unisce i succhi digestivi, poi aspirati nell’apparato digerente
Il cibo immesso e aspirato si ferma nell’apparato digerente
in apposite “camerette” (PUNTI CIECHI, o BLIND SPOT), per facilitare la
digestione e l’assimilazione dei nutrienti.
Alcuni ragni mangiano una preda che può essere anche già
morta. Si parla, in questo caso, di ragni
saprofagi (“ragni che mangiano
cadaveri”).
Oltre a quanto detto in precedenza, come riportato in altro
post, alcuni ragni si mangiano le cuticole dopo la muta. Altri ancora, in
mancanza d’altro, si mangiano il polline che è rimasto appiccicato alla ragnatela.
Altri ancora si mangiano proprio la ragnatela o la seta.
PREDAZIONE
Possiamo distinguere modi diversi di predazione. Quello più
noto è con la ragnatela.
· CON RAGNATELA
La ragnatela è formata da fili appiccicosi. Quando una preda
è catturata nella ragnatela, si muove, facendo vibrare tutta la ragnatela. Le vibrazioni
arrivano al ragno che, subito, corre ad assalire la preda.
· A PELO D’ACQUA
Alcuni ragni si mettono “a galleggiare” sul pelo dell’acqua.
Quando un insetto, per sbaglio, o perché sta scappando da un predatore, oppure
perché sta lottando con altri insetti, finisce in acqua, si formano le onde. Il
ragno in agguato sente queste onde e si dirige verso la preda caduta in acqua. Se
riesce a catturarla, se ne alimenta.
Il ragno palombaro (Argyroneta aquatica), una
volta catturata la preda in acqua, per non farsela sfuggire o rubare da altri,
la porta sott’acqua. Sotto il livello dell’acqua il ragno palombaro costruisce,
con la seta, una specie di campana piena d’aria. Un po’ come se fosse una botte
in mare. Sembra che non ci sia aria all’interno, ma, come forse ricorderete in
alcuni film di pirati, e come potete, con un semplice esperimento, osservare
anche Voi, l’aria è presente.
Se prendete un bicchiere vuoto e lo rovesciate velocemente,
a testa in giù, e lo immergete in una bacinella piena d’acqua, all’interno del
bicchiere si nota che è rimasta aria.
· AL LACCIO
Alcuni ragni, al posto di costruire una ragnatela, si
portano dietro una specie di laccio. Con questo laccio cercano di catturare le
prede. Tendono il laccio e, se una preda ci finisce dentro, lasciano il filo
del laccio. La preda viene avvolta dal filo e catturata.
Il ragno Deinopis spinosus è una specie di ragno-thug. Si portano una corda
per catturare le prede. Se la preda cammina sul terreno, il ragno-thug usa le
zampe anteriori. Lancia il laccio e tira verso di sé la preda catturata. Se la
preda vola, il ragno-thug usa le zampe posteriori, come quando si salta alla
corda, ruotando all’indietro. Le “zampate” e la cattura, tuttavia, dipendono
molto dalla forza del ragno e dalla velocità della preda.
Il ragno Mastophora
preferisce le falene. Per catturarle usa una specie di “pallina” di seta. È, un
poco, simile al lancio del martello. La pallina è attaccata ad un filo. Al posto
di lanciare la pallina, come avviene per gli atleti martellisti, la lascia
penzolare. Ricopre poi questa pallina con sostanze chimiche simili a quelle
emesse dalle falene. Se una falena si avvicina, rimane attaccata alla pallina e
aggredita. Se il ragno non riesce a catturare nulla, semplicemente si rimangia
la pallina di seta. Si riposa un po’, poi ci riprova costruendo un’altra pallina
“cattura falene”.
· IN AGGUATO
I ragni che usano questa tattica stanno fermi, in attesa che
qualche preda si avvicini. Poi la catturano.
Per fare questo possono:
-
MIMETIZZARSI: il
ragno-granchio può cambiare di colore e mimetizzarsi all’interno dei fiori. Ho visto
un ragno che, in qualche giorno, nel giardino di casa mia, da color marroncino
è diventato bianco, quasi invisibile.
-
STENDERSI: alcuni
ragni acquatici si cibano di pesciolini. Si mettono a riva, con le zampe
posteriori che si ancorano ad un sostegno, un rametto, un sasso. Poi si
allungano verso l’acqua, stando il più possibile a filo d’acqua. Aspettano e, quando
passa un pesciolino, lo avvelenano. Lo tirano fuori dall’acqua e se lo
mangiano.
-
CACCIARE: molti
ragni salterini girano nell’ambiente, sulle cortecce, sui muri. Se vedono una
possibile preda cercano di aggirarla, la inseguono e, se riescono, la
catturano.
-
CAMUFFARSI: i
ragni-formica sono ragni salterini. Appartengono alla sottofamiglia Myrmarachninae.
Il nome di questa sottofamiglia è proprio “ragni-formiche”. Sono ragni che, se
non li osserviamo attentamente, senza contare le zampe, assomigliano, in tutto
e per tutto, a formiche. Per ingannare le formiche tengono le prime due
zampette anteriori rivolte verso l’alto, come se fossero antenne. Imitano, per
quanto possibile, le formiche di cui si nutrono. In seguito, appena se ne
presenta l’occasione, catturano una formica e se la mangiano. In Italia si
trova la specie di ragno-formica detta Myrmarchne formicaria.
Per ora è tutto. Al prossimo spider-post.
NR, Nonna Rosa