mercoledì 19 aprile 2017

APPARATO DIGERENTE - TRE

APPARATO DIGERENTE – PARTE TRE
Gentilissimi,
proseguiamo con gli appunti, parziali e incompleti, sull’apparato digerente.
INTESTINO
È  la parte del canale digerente compreso tra piloro e ano. È un tubo piegato più volte su se stesso. È suddiviso in 2 parti. Tali parti si distinguono nettamente a causa delle caratteristiche del loro rivestimento interno.
a)      INTESTINO TENUE: Si completa la digestione. Avviene l’assorbimento delle sostanze digerite. La mucosa è ricca di ghiandole. La parete dell’intestino tenue è molto sottile. Termina con la valvola ILEO-CIECALE. Si suddivide in:
·         DUODENO: mantenuto fisso e in posizione da una LAMINA PERITONEALE corta, detta MESODUODENO.
·         DIGIUNO: può essere sottoposto ad ampi spostamenti. È collegato alla regione lombare da una LAMINA PERITONEALE ampia, detta MESENTERE. Secondo studi recenti il mesentere può essere considerato un organo a tutti gli effetti.
·         ILEO

L’intestino tenue è ricco di ghiandole parietali e villi intestinali.
VILLI INTESTINALI: sono strutture particolari che aumentano la superficie assorbente. I villi hanno la funzione di assorbire i prodotti della digestione. Hanno forma di rilievo conico, simile ad un piccolo vulcano. I villi danno un aspetto vellutato all’interno dell’intestino tenue. I VILLI SONO FORMATI DA UN ASSE CONNETTIVALE. I villi sono ricchi di capillari. Al centro di ciascun villo si trova un vaso linfatico, detto CHILIFERO CENTRALE, circondato da cellule muscolari lisce. La contrazione delle cellule muscolari facilita lo svuotamento del chilifero.
·         GHIANDOLE PARIETALI: Le ghiandole parietali sono poste nella parete intestinale. Comprendono le ghiandole duodenali e le ghiandole intestinali.
1)      GHIANDOLE DUODENALI: sono ramificate. Secernono enzimi digestivi e una sostanza di protezione
2)      GHIANDOLE INTESTINALI: sono tubolari. Sboccano alla base dei villi. Sono formate da cellule di differenti tipi. Le cellule producono LISOZIMA E PEPTIDASI. Queste cellule contengono zinco. Lo zinco attiva la peptidasi.
Tra le ghiandole connesse al primo tratto dell’intestino possiamo considerare le ghiandole extraparietali.
·         GHIANDOLE EXTRAPARIETALI: Sono fegato e pancreas. Fegato e pancreas sono collegate al  duodeno tramite i loro condotti escretori.
a)      FEGATO
1)      FEGATO: è la più grande ghiandola dell’organismo. È trattenuto e fissato da legamenti. Tali legamenti lo collegano al diaframma, allo stomaco, al rene e al duodeno. Ha colore rosso bruno, più chiaro da giovani. Sul fegato si possono trovare impronte della compressione degli organi vicini. La parte diaframmatica è convessa e liscia. La parte inferiore viscerale è irregolare. Sulla parte viscerale si trova l’ILO, O PORTA DEL FEGATO. L’ilo è un solco attraversato da un peduncolo, costituito da nervi epatici, dall’arteria epatica, dalla vena porta, e dal condotto escretore, detto COLEDOCO. Attraverso tale condotto la bile è portata al duodeno.
Il  PARENCHIMA DEL FEGATO, il tessuto da cui esso è composto, è friabile e facilmente lacerabile. È molto plastico.  Esso costituito da strutture poliedriche, dette LOBULI EPATICI. Ogni lobulo è formato da cellule epatiche (EPATOCITI) poliedriche, disposte a raggi. Tali cellule sono disposte ordinatamente in lamine. Tra le lamine si trova una ricca rete di capillari. Tali capillari sono detti SINUSOIDI. Al fegato, oltre al sangue arterioso, arriva sangue venoso, ricco di sostanze nutritive, portato dalla vena porta. Infatti alla vena porta confluiscono vasi sanguigni venosi provenienti dall’intestino, da cui prelevano, per assorbimento, le sostanze digerite.
Tra le cellule di una stessa lamina si trovano le vie escretrici della bile, o VIE BILIARI. Le vie biliari sono formate da: capillari biliari, duttili biliari, dotti biliari, vie biliari extra epatiche, cistifellea, condotto epatico, COLEDOCO.
·         I CAPILLARI BILIARI non hanno parete propria, ma sono formati dai vuoti lasciati dalle membrane citoplasmatiche delle cellule epatiche
·         I DUTTILI BILIARI hanno parete propria. Confluiscono in dotti di diametro crescente.
·         I DOTTI BILIARI, giunti all’ilo, confluiscono nelle vie biliari extra epatiche.
·         Le VIE BILIARI EXTRAEPATICHE hanno una VESCICHETTA BILIARE, detta CISTIFELLEA.
·         La CISTIFELLEA è una sorta di serbatoio della bile.  In essa è riassorbita parzialmente l’acqua.
·         Il COLEDOCO parte dalla cistifellea e sfocia nel duodeno.

A)     PANCREAS:
2)      PANCREAS: ha aspetto a lobo. È di colore giallastro. Ha secrezione sia esocrina sia endocrina.
La porzione esocrina è più sviluppata. Ha struttura tubulosa. È formata da acini pancreatici. Gli ACINI PANCREATICI producono il SUCCO PANCREATICO. Il succo è portato al duodeno dal dotto, o condotto, epatico.

La porzione endocrina si trova sparsa tra gli acini pancreatici. La porzione endocrina forma ammassi cellulari, detti ISOLE DI LANGERHANS.

NR, nonna ruminante! 

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