domenica 19 aprile 2015

definizioni - prima parte

Gentilissimi,
la signorina, o le signorine, Dueanne, ha chiesto delucidazioni su alcuni termini che fanno riferimento, in diverso modo, al periodo della adolescenza, pubertà, sviluppo. Le definizioni che Vi proporrò non sono esaustive e approfondite. Semplicemente potrebbero essere di qualche aiuto, spero, per riordinare i Vostri appunti, oppure per meglio comprendere, nella rara eventualità che le Vostre nonne siano poco chiare, le spiegazioni in classe.
Il lessico specifico è veramente molto ampio. Ho scelto, più o meno in modo casuale, alcuni termini specifici utilizzati, non solo in ambito scientifico; il campo di indagine rischierebbe di essere non ben definito, per tale motivo Vi invito a elencare, se possibile, i termini di cui non conoscete bene la definizione o il significato. Per il presente post, dovrete accontentarVi della mia, poca, fantasia, vista la lontananza temporale con il periodo di Vostro interesse e (invidia, invidia!) vita:
OSSITOCINA: ormone che, in particolare, favorisce le contrazioni dell’utero prima del parto e stimola la secrezione del latte nella donna. Nell’uomo presenta, circa, il 30% in meno di ossitocina della donna. Il simbolo usato per l’ossitocina è OXT
ESTROGENI: principali e importanti ormoni femminili. Sono presenti, in minor quantità, anche nel maschio. Promuovono la formazione delle caratteristiche sessuali, primarie e secondarie, nelle donne. Sono coinvolti nel ciclo mestruale, in particolare l’estradiolo. Sono prodotti dai follicoli delle ovaie e dalla placenta. In piccole quantità sono prodotti pure da fegato e ghiandole surrenali. Per questo motivo sono presenti pure nell’uomo.
TESTOSTERONE: ormone, principalmente maschile, prodotto dai testicoli e, in piccole quantità, dalle ovaie. Nell’uomo provoca la formazione delle caratteristiche sessuali maschili. Nelle donne la presenza di testosterone porta alla produzione dell’estradiolo. La produzione di testosterone è variabile sia con l’età sia, in misura minore, nell’arco della giornata.
NEUROTRASMETTITORE: sostanza chimica che trasporta informazione tra i neuroni. Nei neuroni i neurotrasmettitori sono contenuti in vescicole nei pressi delle sinapsi. Escono, per esocitosi, da un neurone, per legarsi a recettori posti su un altro neurone nei pressi delle dendriti. I più noti neurotrasmettitori sono: GABA, dopamina, glutammato. Sono complessivamente oltre 50.
DOPAMINA: neurotrasmettitore e neuro-ormone. Provoca un aumento del battito cardiaco e della pressione del sangue. È noto, giornalisticamente, come ormone della soddisfazione, in quanto comportamenti personali gratificanti e motivanti (mangiare, fare sesso, leggere, ascoltare musica, ballare, vincere una gara, …)  provocano il rilascio di dopamina nel cervello e “ci si sente bene”. Sembra che la dopamina sia coinvolta pure nell’apprendimento, nella capacità di attenzione e nella memoria di lavoro.
ADOLESCENZA: periodo dello sviluppo umano compreso tra infanzia e maturità, ossia tra bambino e adulto. Si parla di adolescenza quando si affrontano tematiche di socializzazione, psicologia, relazioni, comportamenti, cultura, apprendimenti, interessi. Solitamente è preceduta da una fase iniziale (preadolescenza), mentre la conclusione del periodo adolescenziale è peculiare ai singoli individui. Per legge l’adolescenza termina a 18 anni, in Italia. Il cervello si sta riorganizzando. Inizia l’interesse per la sessualità e per la ricerca di un partner. In questo periodo si sviluppa, ma non si conclude, l’orientamento sessuale. Per quanto riguarda la socializzazione vi è la ricerca del gruppo dei pari. I comportamenti sono spesso “di ribellione”, di ricerca del rischio, in quanto, appunto, il cervello è in fase di “ristrutturazione”. Il comportamento è variabile, con la ricerca di un proprio spazio, anche fisico, in cui vivere. Le regole di convivenza sono messe in discussione e spesso non rispettate, o non comprese.
PUBERTA’: periodo di cambiamenti fisici, non solo esteriori, in cui si passa dalla condizione di “bambino” a quella di “ragazzo” o “giovane”. Si sviluppano le caratteristiche sessuali, primarie e secondarie. Dal punto di vista fisiologico è possibile far coincidere l’inizio della pubertà con il menarca, per le ragazze, e con la produzione di spermatozoi nei ragazzi.
GRANDE GRUPPO (GRUPPO DEI PARI ALLARGATO): gruppo di adolescenti e giovani, in cui viene accolta l’identità dei singoli. Il grande gruppo ha, solitamente, presente la figura del leader, o capo, riconosciuto o meno dagli altri componenti. Si tratta di una forma di socializzazione tipica in adolescenza. Per essere accettati dal grande gruppo, spesso, ci si deve sottoporre a riti e prove di iniziazione, a volte anche rischiose, per sé e per gli altri. Riveste, comunque, un ruolo importante nella formazione dell’adolescente. A volte il rischio è che, per essere accettati come persone, non si effettuano più scelte personali. Ossia, in altre parole, si entra nel grande gruppo per avere una propria identità, o per ricercarla. Per rimanere in questo gruppo, tuttavia, si rinuncia alla propria identità e alle proprie scelte personali. Il luogo di incontro è informale e pubblico, pur essendo, in qualche modo, “marchiato” dalla presenza del gruppo stesso. Il numero di persone appartenenti è anche molto ampio, sino a 40-50 persone.
PICCOLO GRUPPO (GRUPPO DEI PARI RISTRETTO): è un gruppo di adolescenti che si ritrova, in qualche modo, accomunata da differenti fattori (interessi comuni, esclusione dallo stesso gruppo, vicinanza di ideali, …). Il numero è ridotto e difficilmente supera la dozzina di persone. Le scelte sono spesso condivise e discusse. Non si sente l’esigenza di affrontare grandi rischi. Ci si ritrova in ambienti, in qualche modo, “protetti”. A volte le discussioni portano a contrasti e litigi. Quasi sempre ci si riavvicina. Il piccolo gruppo affronta anche tematiche di “presenza sociale”. Propone progetti, a volte utopistici. È un gruppo che, se rimane stabile, può portare ad amicizie che durano nel tempo, anche oltre il periodo della giovinezza.
STATU NASCENTI: è stato proposto dall’italiano Francesco Alberoni. Si tratta di un periodo di particolare importanza e rilevanza. In tale periodo un gruppo, o una coppia, si unisce per “sfidare il mondo”. È il momento, per la coppia, dell’innamoramento “assoluto”. In tale momento l’altra persona è riconosciuta come speciale e adatta ai propri desideri. Il riconoscimento deve essere reciproco. Nel caso del gruppo, lo stato nascente porta ai movimenti sociali, sia di rivolta o rivoluzione sia di sfida non violenta. In questo caso il riconoscimento non è “personale” ma fondato su ideali comuni, su sfide, anche alle istituzioni e ai governi, comuni. Il senso di appartenenza è essenziale (magliette, slogan, scelta dei vestiti, …).

In un prossimo post la seconda parte delle richieste di Dueanne. NR

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