Gentilissimi,
Vi lascio un racconto ecologico scientifico, vedete Voi.
Come sempre sono graditi commenti. Se Vi sembra divertente, provate pure Voi. Inviate racconti in cui Vi immedesimate in animali, piante, funghi. Evitate gli animali domestici e le piante coltivate. Molti altri Autori hanno scritto a proposito.
Per ora è tutto. La nonna-balenottera (più piccola e più bassa). Nonna Rosa
CLAUDIO
Fin dalla nascita ho sempre pensato di essere una creatura unica al mondo, non per le mie forme o per i miei sensi, ma per il mio colore, anzi per i miei colori. Non ho ancora incontrato nessuno come me e tutti mi dicono che sono una “mosca bianca”, anche se, io di bianco ho ben poco.
Ho sentito dire che, da qualche parte nel mondo, ne esistono addirittura altri che hanno colori più vivaci e più belli dei miei.
Vivo vicino a un canale di bonifica, in campagna, in una zona tranquilla. Sorvolo da tanto tempo questo corso d’acqua, è sempre stato ricco di cibo e ho sempre mangiato di tutto. La mia dieta è molto varia ed equilibrata.
Mi chiamo Claudio ma tutti mi chiamano Martin e faccio il pescatore.
Gli altri miei simili, se così posso definirli, si nutrono di altre cose e sono di un colore scuro o grigio e fanno sempre un gran chiasso. Quando capito, per caso, vicino a loro, di colpo si zittiscono e rimangono col becco aperto, ammaliati dai miei bellissimi colori. Altri sono alti e grossi molto più di me, sono sempre in ammollo, hanno le zampe altissime e magre e le loro piume non sfiorano mai l’acqua. Anche loro non hanno un bell’aspetto, sono quasi tutti grigi e tristi. Sembrano imbalsamati, mangiano le mie stesse cose, però fanno una vita sedentaria e quando si muovono sono lentissimi e goffi e mi fanno proprio ridere.
Io al contrario sono molto veloce, ho un’ottima vista, riesco a nascondermi dove voglio con una tale rapidità che sembro scomparire nel nulla.
A questo proposito, volevo raccontarvi una storia. Tempo fa veniva sempre un ragazzetto lungo il corso d’acqua dalle mie parti; anche lui era interessato al mio stesso cibo, solo che per pescare usava l’inganno e si serviva di strani aggeggi. Io certo non ero meno crudele di lui, ma se non altro non prendevo in giro nessuno con dei trucchi.
Questo tale comunque, appena mi vedeva, smetteva di pescare e lì cominciava il mio divertimento. Volavo davanti a lui velocissimo, quasi lo sfioravo, ma non appena si accorgeva di me, io sparivo subito nel fogliame e lui rimaneva sempre di stucco. Era da vedere la sua faccia, mi facevo moltissime risate, per me era un vero spasso.
Poi quando finalmente demordeva e rinunciava a cercarmi, tornava ad ingannare i pesci, io immediatamente lo sorprendevo sfiorandolo a folle velocità, poi subito dopo mi nascondevo. Anche se era un mio rivale nella pesca, lo trovavo simpatico, con lui almeno mi divertivo a farlo “fesso” e lui non se la prendeva nemmeno.
Ora da tanto tempo non lo vedo più, forse avendo tirato in pò troppo la corda magari si sarà offeso. Ad ogni modo, presto o tardi dovrò andarmene anch’io, perchè quì l’ambiente è diventato squallido e ho pochissima compagnia, il cibo scarseggia e a me ne serve di più per sopravvivere.
Angelo
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